I tumori più diffusi in Italia
Non sono ancora conosciute le cause del cancro della mammella e ne vengono associati diversi fattori di rischio come età (nella maggior parte dei casi superiore ai 50 anni), prima gravidanza dopo i 30 anni, menopausa dopo i 50 anni o presenza di altri casi di tumore in famiglia. Ma anche: stile di vita sedentario, sovrappeso, cattive abitudini quali fumo, abuso di alcol o una dieta ricca di grassi e povera di frutta e verdura. Per il tumore al seno sono cruciali prevenzione primaria (mantenere uno stile di vita sano) e secondaria (autopalpazione e screening con mammografia). Le cure oggi presenti sono chirurgia, radioterapia, chemioterapia, ormonoterapia e terapie biologiche, che in base allo stadio della malattia possono essere affrontate in combinazione o da sole.
Trasformazione in senso maligno dei polipi, familiarità, stile di vita poco sano, fumo, abuso di alcol e presenza di alcune patologie intestinali. Sono queste le cause principali del tumore del colon-retto. Il programma di screening è indirizzato ai pazienti di età compresa tra i 50 e i 69 anni e consiste nella ricerca di sangue nelle feci (e in caso positivo successiva colonscopia). In caso di malattia, i trattamenti proposti sono chirurgia, chemioterapia, radioterapia e terapie “a bersaglio molecolare” (farmaci che fermano la crescita del tumore).
Per il tumore al polmone invece i principali fattori di rischio sono il fumo di sigaretta e l’esposizione a metalli pesanti. Ma anche la predisposizione genetica e i processi infiammatori cronici come tubercolosi possono aumentare il rischio di insorgenza della malattia. Il primo fattore di prevenzione risulta infatti non fumare o smettere il prima possibile, mentre il programma di screening più efficace oggi è la TAC spirale. Tra i sintomi troviamo tosse secca con catarro e presenza di sangue, dolore al torace, difficoltà respiratorie. Nel carcinoma polmonare la chirurgia è considerata soltanto nei casi di malattia in fase molto iniziale. Le altre terapie sono la chemioterapia (che può associata alla radioterapia) e l’immunoterapia.
Sconosciute sono anche le cause del tumore della prostata ma noti sono alcuni fattori di rischio (alimentazione ricca di grassi, eccessivo consumo di carne rossa e latticini, sedentarietà e ereditarietà) L’esame diagnostico è il test del PSA (antigene prostatico specifico) che va eseguito sotto indicazione del medico di medicina generale dopo i 50 anni (in caso di familiarità diretta anche dai 40 anni). Alcuni dei campanelli d’allarme possono essere l’indebolimento del getto delle urine, frequente necessità di urinare sia di giorno che di notte, dolore alla minzione e presenza di sangue nelle urine. I sintomi compaiono però solo ad uno stadio avanzato della malattia e in questo caso le opzioni terapeutiche sono chirurgia, radioterapia, brachiterapia, ormonoterapia, chemioterapia e sorveglianza attiva.
Il tumore alla vescica ha come fattori di rischio il fumo di sigaretta e l’esposizione prolungata a particolari composti chimici. Il principale segnale di questa forma di cancro è la ripetuta presenza di sangue nelle urine senza dolore, ma per una diagnosi completa sono necessari anche l’esame clinico e l’esame citologico. Può essere trattato attraverso chirurgia, chemioterapia o radioterapia.