VACCINAZIONE
PAZIENTE ONCOLOGICO

Vaccinazione Papillomavirus

Che cos’è

L’HPV è un virus infettivo molto diffuso di cui si conoscono oltre 120 varianti (sierotipi). Presenta solitamente un decorso benigno. In alcuni casi, però, porta a modifiche cellulari che lentamente progrediscono verso forme tumorali.

In Italia, quasi 5.000 casi di tumore l’anno sono attribuiti a infezioni croniche di ceppi oncogeni dell’HPV. È la più frequente a trasmissione sessuale (circa l’80% della popolazione sessualmente attiva la contrae almeno una volta nel corso della vita), e può causare lesioni benigne, come verruche cutanee e condilomi genitali, lesioni pre-invasive (displasie) o lesioni invasive, quali i tumori della cervice uterina (di cui il Papillomavirus è responsabile nel 99,7% dei casi) ma anche dell’ano, della vagina, della vulva, del pene, della regione testa-collo (in particolare orofaringe).

Fortunatamente, nella maggior parte dei casi l’infezione risulta essere transitoria e il virus viene eliminato dal sistema immunitario prima di sviluppare un effetto patogeno. In caso di infezione persistente, il tempo che intercorre tra l’infezione e l’insorgere di lesioni precancerose è di circa cinque anni. Mentre la latenza per lo sviluppo di un tumore, come quello alla cervice, può essere anche di 20-30 anni.
 

L’importanza del vaccino

Attraverso la prevenzione primaria, la vaccinazione da HPV ha una copertura del 90% negli adolescenti. La prevenzione secondaria ottiene una copertura del 70%, e il 90% dei casi di cancro cervicale può essere contrastato tramite trattamento.
Entro il 2023, l’OMS si è prefissata di accelerare l’eliminazione del cancro alla cervice uterina tramite l’incremento della vaccinazione contro HPV e una gestione di qualità di screening mirati per la popolazione target e follow up delle donne positive.
Il vaccino per il Papillomavirus contiene particelle microscopiche molto simili alla capsula del virus, ma del tutto innocue. Con la vaccinazione queste particelle entrano nel corpo (non c’è però la parte attiva del virus e quindi non ci sono pericoli di infezione) e il nostro sistema immunitario diventa così in grado di riconoscere il virus ed eliminarlo prima che questo si diffonda.
L’Italia è stato il primo Paese in Europa a stabilire la gratuità della vaccinazione anti-HPV e ad assicurarne, contestualmente, la commercializzazione e la rimborsabilità nell’ambito di un programma nazionale.